L’Islam in altre parole #5 gratitudine

Rubrica bisettimanale per raccontare l’Islam tra (socio)linguistica, studio ed esperienza.

L’Islam è una religione di gratitudine. I musulmani sono incoraggiati ad essere grati per tutto ciò che sono e che hanno. La gratitudine si riflette nel modo di pregare, di pensare e di agire.

Ogni sequenza di movimenti della preghiera rituale islamica si apre con la prima surah del Corano, detta al-Fatiha, l’Aprente. Il secondo versetto inizia con la formula al-hamdu-li-llah, tradotto spesso con lode ad Allah. In diversi commentari coranici si legge che al-hamd è collegata alla parola shukr, “ringraziamento.” Alhamdulillah è dunque un’espressione di gratitudine, che viene ripetuta non solo nella preghiera, ma ogni volta che riceviamo qualcosa nella gioia e nel dolore. Spesso si dice infatti alhamdulillha ‘ala kulli hal, “lode ad Allah in ogni circostanza”, perchè qualsiasi cosa è considerata una benedizione. In arabo alla domanda “come stai?” si risponde anche con un semplice alhamdulillah, formula che si ripete alla fine dei pasti o quando si riceve un complimento.

La gratitudine è un’emozione potente. Ha la capacità di cambiare il nostro umore e la nostra prospettiva di vita, indipendentemente dalle circostanze in cui ci troviamo. Ci aiuta ad essere più positivi e pieni di speranza nei momenti difficili. Rafforza la determinazione nei momenti facili.

La gratitudine reca pace e felicità a chi la pratica con consapevolezza.

Nella tradizione islamica, la preghiera è una forma di gratitudine a Dio e racchiude insegnamenti preziosi validi per tutti al di là della fede di appartenenza.

Noi musulmani siamo incoraggiati a pregare cinque volte al giorno, e ogni preghiera è un’opportunità per esprimere gratitudine per le benedizioni che sono state elargite loro.

La prima preghiera del giorno, chiamata Fajr, si compie al sorgere del sole, ed è un tempo per ringraziare il nuovo giorno e tutte le opportunità che porta. La preghiera successiva, chiamata Dhuhr, cioè del mezzogiorno, è un momento per rendere grazie per le molte benedizioni ricevute in mattinata.

uomo in preghiera

E così via con la terza preghiera, chiamata Asr, cioè del tardo pomeriggio e la quarta preghiera, chiamata Maghrib, cioè del tramonto, un tempo per rendere grazie per le benedizioni dell’intera giornata di luce. La preghiera finale, chiamata Isha, cioè della notte, è un tempo per rendere grazie per le benedizioni della sera e per prepararsi al riposo notturno.

Nel caos quotidiano, è facile dimenticare di essere grati. Prendersi almeno un momento al giorno per riflettere sul bene che c’è nella nostra vita non solo può renderci più felici, ma può anche migliorare la nostra salute generale.

Fermati e ringrazia per i respiri che attraversano il tuo corpo. Ringrazia per quello che è andato secondo i tuoi piani e per gli imprevisti. Ringrazia per ciò che hai e ciò che ti è tolto, perchè in ogni cosa si può trovare il bene.

La gratitudine è un modo di vivere che ha il potere di rigenerare l’energia e renderci più aperti al nuovo. Inoltre è un ingrediente essenziale per risparmiare tempo. In che modo? Perchè mentre il tempo non è una risorsa rinnovabile, l’energia lo è. Usare il tuo tempo con saggezza e concentrarsi su cose che ti daranno energia e ti renderanno felice è fondamentale. Scoprirai che si può imparare a fare tanto in meno tempo, come spiego ampiamente nel mini-percorso di cambiamento Più tempo e meno stress che fino al 28 febbraio trovi ad un prezzo minuscolo. Lasciati ispirare e scopri di più cliccando qui.

Gli iscritti a MaryamEd Academy da poco nata sono già più di 100. Non è mai una questione di numeri, ma che dire sapere che non sono la sola a voler guardare oltre i confini mi riempie di gratitudine. Questo articolo è dedicato in particolare a voi e a tutti i sostenitori e sostenitrici di MaryamEd.

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