Un libro al mese #ottobre
Rubrica mensile dedicata ai libri che hanno contribuito a costruire il mio cammino e sono certa informeranno e ispireranno anche te!
“Ho suonato la vina fino a quando il mio cuore si è trasformato nello strumento stesso; quindi ho offerto questo strumento al Divino Musicista, l’unico Musicista esistente. Da allora sono divenuto il Suo flauto e, quando vuole, Egli suona la Sua musica che in realtà non è dovuta a me ma al Musicista che suona il Suo strumento.”
Così il musicista Hazrat Inayat Khan descrive il tempo di maturazione del suo percorso spirituale e artistico. Il suono da cui tutto ha origine che diventa musica come espressione dell’Armonia Divina.
Vissuto tra il 1882 e il 1927, nato in India da una famiglia nobile di stirpe Moghul, Inayat Khan dedicò la sua vita alla ricerca dell’unione con il Divino attraverso l’arte della musica, divulgando insegnamenti spirituali islamici tramite la trasmissione del maestro sufi Abu Hashim Madani.
Nel libro “Il misticismo del suono” sono raccolte diverse sue lezioni, da una trattazione sull’origine primordiale del suono come vibrazioni che attraversano il Tutto, ad un uso consapevole del suono che produce la nostra voce, alla connessione tra musica e linguaggio.
“La voce ha tutto il magnetismo che manca ad uno strumento musicale, perchè essa è lo strumento ideale della natura, sui cui tutti gli strumenti sono stati modulati.” Ed è forse per questo che la pratica spirituale islamica ha al centro l’uso della voce umana: la recitazione del Corano cantilenata, la chiamata alla preghiera (adhan), il dhikr (menzione ripetuta dei nomi divini) sono tutte pratiche basate sulla riproduzione di suoni che vibrano attraverso il corpo creando spazi di consapevolezza e purificazione.
Poichè il movimento è la natura della vibrazione, la danza è l’arte che consegue alla musica vocale e strumentale. L’autore fa notare che l’arte della danza è innata nell’essere umano così come in animali ed uccelli, perchè il movimento è segno di vita. E così musica e danza, ascolto e movimento e pratica diventano strumenti di connessione con la vita, ma soprattutto con chi ha dato origine ad essa.
“Cos’è la vita? E’ amore. E cos’ è l’amore? E’ Dio. Ciò che ogni persona desidera, quello che il mondo desidera è Dio.” E ancora scrive l’autore:
“La vita intera in tutti i suoi aspetti è una musica unica e sintonizzarsi sull’armonia di questa musica è la vera realizzazione spirituale.”
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