Un incontro indimenticabile
In dialogo con Papa Francesco
Il 9 novembre 2022 resterà una data memorabile! Con Donne di Fede in Dialogo di Religion for Peace Italia ho partecipato per la prima volta nella mia vita all’udienza generale del Papa. Della delegazione di donne di diverse fedi coordinata da Francesca Baldini faccio parte da diverso tempo con grande gioia. Ci nutriamo delle esperienze spirituali delle altre in un cammino di dialogo e rispetto. L’occasione di partecipare all’udienza generale è arrivata proprio al ritorno di Papa Francesco dal viaggio in Bahrein.
Inizia il viaggio
Per raggiungere S.Pietro in tempo parto alle 5 del mattino quando è ancora buio. Lentamente la luce rende tutto più chiaro e giunta a Roma Termini comincio a realizzare l’emozione che si concretizza quando entro a Piazza S. Pietro con le donne della delegazione. Centinaia di persone da ogni parte del mondo in attesa.
Cuori in risonanza
I nostri cuori si riscaldano e cominciamo a sorriderci reciprocamente quando il Papa inizia il suo discorso dedicato al dialogo, in particolare con riferimento ai musulmani che ha incontrato in Bahrein. Alla domanda “perchè il Papa visita un paese a maggioranza islamica?” risponde con tre parole, quelle che accompagnano anche noi quotidianamente: dialogo, incontro, cammino.
“Dialogo che serve a scoprire la ricchezza di chi appartiene ad altre genti, ad altre tradizioni, ad altri credo” e ancora “dialogo come ossigeno della pace” quella dentro e fuori di noi. Affinchè sia concreto, il dialogo esige l’incontro e l’accoglienza. E così il Papa sottolinea l’importanza di rinsaldare i legami tra cristiani e musulmani “non per confonderci o annacquare la fede, no: il dialogo non annacqua; ma per costruire alleanze fraterne”, in un comune cammino.
Le parole del Papa risuonano nei nostri cuori e rafforzano la convinzione che il dialogo come pratica spirituale, come modello di relazione interpersonale, come posizionamento politico è la nostra unica strada. Quando uno degli interpreti legge le Scritture in lingua araba, è ancora più chiaro che essere uniti è un dato di fatto. Il nome di Dio in arabo è sempre e comunque Allah, e devo dire che sentirlo riecheggiare in Vaticano è un’emozione fortissima.
Un saluto di Pace
Al termine dell’udienza siamo fra i gruppi che potranno salutare il Papa. E così ci avviciniamo e attendiamo il nostro turno. Mi tremano le gambe, perchè a sentire la sua presenza da vicino mi accorgo della sua potenza spirituale e nel mio cuore riconosco la sua persona come guida, fonte di insegnamenti preziosi.
Con candore e semplicità avviene il miracolo del dialogo, quello fra due persone comuni immerse nella fede. Mi avvicino e gli porgo il saluto islamico as-salaam alaykum, che la Pace sia su di voi e lui mi risponde con lo stesso saluto as-salaam alaykum. Un sorriso e uno sguardo in pienezza, in quei pochi secondi sembra che non ci siano altri che noi due. Questa è la potenza delle persone dalla grande caratura spirituale: esserci al 100% per ogni persona anche se sono migliaia e prendersi cura dell’altro anche solo con uno sguardo e un sorriso.
Grata ed emozionata torno a casa con una responsabilità ancora maggiore di diffondere conoscenza in nome della Pace e del Dialogo.