Il corpo è tutto ciò che abbiamo, è il luogo che abitiamo per attraversare questo mondo, è ciò che ci rende vivi. Conoscere come il corpo è vissuto e immaginato al di là della nostra cultura, oltre ad espandere la nostra conoscenza ci aiuta a stare meglio. Ci può condurre a vivere il corpo con consapevolezza e gioia, nonostante i suoi limiti, un’esperienza che rende più piacevole il tempo che scorre.
Il corpo nel mondo arabo-islamico è al centro della mia ricerca artistica come danzatrice, ma anche come formatrice in lingua cultura araba e studi islamici.
Cosa il mondo arabo islamico ci insegna di tanto prezioso sul nostro corpo?
Per prima cosa perché parliamo di mondo arabo- islamico?
Dal mio punto di vista sulla base degli studi e delle ricerche che ho fatto non si può parlare di Islam in assoluto così come non si può parlare di mondo arabo senza considerare l’Islam.
La religione islamica storicamente ha origine nella penisola araba, dove oggi si trova l’attuale Arabia Saudita. Muhammad riceve la Rivelazione del Corano nell’attuale città di Mecca in lingua araba e come sappiamo la lingua non è altro che uno degli elementi della cultura.
Religione e cultura
Tutte le religioni hanno un messaggio universale che trascende tempo e spazio, ma hanno poi bisogno di “diventare corpo” attraverso messaggeri, e di “incarnarsi” in una cultura. L’Islam molto presto nella storia conosce quello che si può definire processo transculturale, cioè i musulmani sin dai primi secoli dell’Islam conoscono e inglobano altri riferimenti culturali, come per esempio quelli turchi e persiani.
Religiosamente uguali ma culturalemente diversi
Con la diffusione dell’Islam in tutto il mondo sono diversi i modi in cui esso si esprime attraverso la cultura: per intenderci il modo in cui cucina, si veste un musulmano cinese non è uguale a quello di un musulmano americano.
L’elemento culturale arabo, resta comunque presente anche nelle pratiche strettamente religiose, che sono comuni a tutte le persone musulmane.
Un esempio che ha come protagonista il corpo è la preghiera islamica che è recitata comunque in arabo.
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Per altre pratiche invece è difficile distinguerne l’origine: sono islamiche o arabe? Uno dei tanti esempi a questo proposito è proprio quello dell’uso del velo per le donne. Alcuni studiosi anche musulmani ritengono che il dress code femminile sia più legato alla cultura. D’altronde l’abbigliamento è un altro dei tratti distintivi delle diverse culture, che influenza molto il corpo.
Ma di quale corpo parliamo?
Non si intende ovviamente il corpo biologico, ma corpo nella cultura, come simbolo, come elemento costruito dal punto di vista sociale e dal punto di vista culturale. Dalla nostra nascita il corpo è indissolubilmente legato alla cultura perchè ad esempio, noi esseri umani a differenza degli animali non abbiamo la protezione delle pelliccia degli orsi o delle piume degli uccelli: per sopravvivere abbiamo bisogno di vestirci. Quindi abbiamo bisogno di tecnologia quindi di cultura. I vestiti sono un aspetto molto visibile delle diffrenze tra le culture (anche se oggi con il mondo globalizzato ci vestiamo un po’ tutti allo stesso modo).
Ma quindi cosa ci insegna il mondo arabo islamico che può aiutarci a vivere meglio il nostro corpo?
Una delle prime cose che mi dicono le donne interessate ad esplorare il corpo nel mondo arabo islamico è “io amo la cultura araba perché non possiede l’ideale di donna magra e slanciata”. Se questo, visto dal nostro punto di vista, può sembrare una rottura degli schemi non lo è per chi vive dall’altra parte. Ci sono donne arabe che preferiscono avere un corpo magro seguono una dieta e una regolare attività sportiva e per questo vengono a loro volta stereotipate perché troppo magre. E qui si dovrebbero aprire tante riflessioni su come le culture marcano le differenze tra corpo maschile e femminile.
In generale si può affermare che in ogni cultura esistono delle convinzioni che possono in qualche modo intrappolarci. Ma come possiamo uscirne?
La mia risposta è consapevolezza e arricchimento attraverso le esperienze dell’altro. Nel mondo arabo, senza generalizzare, il rapporto con il corpo sembra fluire in modo più naturale. Si può menzionare il ruolo della danza: mettere su una musica e danzare è una cosa normale che si fa anche in una serata qualunque. L’altro già menzionato esempio è la pratica della preghiera che nel mondo arabo fa parte delle azioni del quotidiano e non è un momento di connessione particolare con il corpo. Il fatto che in alcuni ambienti gli spazi delle donne e degli uomini siano separati offre un’esperienza di intimità e disinvoltura completamente diversa.
Il corpo nel mondo arabo-islamico è il tema del primo Weekend Insieme di MaryamEd, dal 1 al 3 settembre 2023 a Fiuggi: laboratori esperienziali, cinema, letteratura, fotografia e relax per aumentare la consapevolezza dentro e fuori di noi.