Rubrica per raccontare l’Islam tra lingua araba, studio ed esperienza.
Come si dice ‘corpo’ in arabo?
In arabo ci sono almeno tre parole per definire il corpo, sinonimi usati spesso in modo intercambiabile, ma che presentano delle piccole differenze:
badan بدن indica il corpo fisico, come corazza, come colonna che ci sostiene. Per alcuni lessicografi potrebbe indicare anche solo il tronco del corpo.
jism جسم è la forma del corpo che occupa volume nello spazio. E’ il corpo degli esseri dotati di intelletto. Similmente al termine precedente viene da una radice che indica l’essere corpulenti, avere volume.
jasad جسد è molto simile al termine precedente, indica la forma del corpo esteriore, distaccato dalla capacità di discernere. La parola viene da un verbo che significa ‘assumere consistenza, prendere un corpo umano”, per i cristiani “incarnarsi”.
Il corpo ha il suo diritto
Il corpo ci è dato in prestito come dono da curare e preservare: “Invero il corpo ha diritto su di te” è l’estratto di un celebre hadith (narrazione profetica) che racconta di un uomo che pregava e digiunava senza sosta notte e giorno. Il Profeta gli dice: “Non fare così, osserva il digiuno alcune volte e altre volte tralascialo, alzati di notte per pregare, ma usa la notte anche per dormire. Il tuo corpo ha diritto su di te, il tuo occhio ha diritto su di te, e tua moglie ha diritto su di te.” In altre versioni dello stesso hadith “moglie” è sostituito dal termine generico “famiglia” e si aggiunge: “gli ospiti e gli amici hanno diritto su di te.” In altre parole l’islam è un sistema religioso che incoraggia all’equilibrio tra bisogni materiali e spirituali. Non solo i bisogni del corpo individuale, ma quello che si trova in una relazione intima o di affetto con l’altro. Si può affermare che la dimensione fisica sia indissolubile da quella spirituale, essendo il corpo il principale strumento attraverso il quale si adora Dio.
Siamo il nostro corpo
Nella maggior parte delle versioni degli hadith sopracitati la parola corpo è jasad, ma in alcune e questo è molto interessante troviamo la parola nafs, termine dai molti significati che merita qualche riga in più. Di base si potrebbe tradurre “la tua persona ha un diritto su di te”, suggerendo quindi identità fra corpo e persona, ovvero noi siamo il nostro corpo. La parola nafs deriva da una radice che significa respirare, quel soffio che rende la nostra persona o il nostro corpo vivi. Può indicare anche l’anima, e nella tradizione sufi indica i diversi stadi in cui quello che potremmo tradurre come ego si viene a trovare nella sua evoluzione. Anche questa parte egoica, che è quella legata ai bisogni materiali ha il suo diritto, perchè fino a quando non saremo totalmente slegati dalla dimensione corporea, avremo sempre forme di attaccamento al mondo materiale. Basti pensare al bisogno di mangiare, di bere e di dormire. Anche le relazioni carnali hanno il diritto di avere spazio, quelle con il coniuge o famiglia in generale, ma anche quelle con gli amici.
Il corpo nel culto islamico
L’importanza del corpo nell’islam, è testimoniata da diverse pratiche comuni a tutte le persone musulmane. La preghiera rituale compiuta cinque volte al giorno è preceduta dalla purificazione del corpo ed è composta da sequenze di movimenti che attivano la circolazione e rendono più elastico il corpo. Il digiuno del mese di Ramadan ha al centro il corpo, che viene privato di nutrimento materiale per diverse ore, al fine di condurre ad una purificazione fisica e spirituale. Anche il rituale del pellegrinaggio ha al centro il corpo che prima di tutto si purifica, si astiene dalle distrazioni, e cammina, sopportando fatica.
Il corpo nelle altre pratiche spirituali e nell’arte
Se poi ci spostiamo al di fuori delle pratiche che fanno parte dei cinque pilastri dell’islam (se hai bisogno di approfondire clicca qui.) troviamo ancora il corpo al centro. La recitazione del Corano, la pratica del dhikr e del canto sacro hanno bisogno di un corpo che respiri correttamente. Anche la postura della schiena e delle spalle influenza molto la recitazione cantilenata (motivo per cui spesso si vedono persone dondolare mentre recitano). Se ci spostiamo nell’ambito sufi, vediamo che da secoli la danza ha costituito parte integrante del percorso di avvicinamento alla Trascendenza, come forma d’arte sublime che racconta e fa crescere l’islam.
Il corpo nella cultura al di là dell’islam
Tuttavia molte convinzioni e pratiche legate al corpo delle persone musulmane sono diverse da area geografica ad area geografica, perchè connesse con cultura e società e non strettamente con la religione. Molte pratiche islamiche sono strettamente legate alla cultura araba, in quanto è in questo ambiente che storicamente si è originato l’islam…ma di questo ne parliamo in un prossimo articolo.
Dal 1 al 3 settembre 2023 a Fiuggi ci sarà il primo incontro dedicato al corpo arabo-islamico. Per info scrivi a info@maryamed.it (iscrizioni aperte fino al 18 agosto)